Le tipiche trattorie napoletane, ovvero come (e dove) gustare Napoli
Trattoria da Nennella
Nennella è da sempre il tempio della tradizione culinaria napoletana. Frequentata da studenti, turisti e famiglie, la sua peculiarità è che ogni giorno il menù cambia a seconda di ciò che offre il mercato. Il must per eccellenza è la sua pasta e patate, ma sono ottimi anche gli spaghetti con i frutti di mare, la pasta e fagioli, la lasagna e così via. La trattoria, nata nel dopoguerra, grazie ad Elisabetta Vitiello, detta Nennella, che per sbarcare il lunario decise di aprire un piccolo punto ristoro, in cui preparare le “marenne” per i netturbini, pian piano aggiunse alcuni pasti caldi, fino ad aprire una sala con quattro tavoli e una cucina a vista.
Oggi Nennella, di proprietà di Ciro e Mariano Vitiello, conta circa 120 coperti, tre sale interne ed uno spazio esterno coperto.
Inoltre dallo scorso settembre la ormai famosa trattoria dei Quartieri Spagnoli sbarca anche a Milano e apre accanto alla Pizzeria Sorbillo. L’accogliente locale napoletano, dove è possibile mangiare i piatti della tradizione ad un costo ridotto e in un contesto folkloristico e alla mano sta infatti conquistando tutti anche all’ombra della Madonnina.
Indirizzo: Lungo Teatro Nuovo
Apertura: Tutti i giorni dalle 12:00 alle 15:00 e dalle 19:00 – 23:00
Chiuso la domenica.
Osteria Donna Teresa
Teresa, classe 1884, dà il via agli inizi del Novecento a una piccola attività. Come è stato per Nennella, anche Donna Teresa partì dalle “marenne”, un pane sostanzioso preparato inizialmente soprattutto con le polpette, per poi passare a diversi cibi caldi, tutti sempre della tradizione.
Solo 9 tavoli, sempre nella stessa sede, ovvero all’angolo tra Via Kerbaker e Via Scarlatti, al Vomero. Oggi a gestirlo c’è Luigi Sorvino, figlio di Donna Teresa che aiutato dalla moglie Anna e dalla figlia Teresa portano avanti da soli la tradizione di famiglia dal 1976, anno della scomparsa di Donna Teresa che è stata in trattoria sino agli ultimi giorni.
I piatti che realizzano sono tutti squisiti e cucinati nel rispetto della tradizione: pasta al forno, pasta con diversi tipi di legumi legumi, lagane e ceci, fagioli e scarole, pasta e cavoli, pasta e zucca, pasta e patate con la provola, orecchiette con i broccoli, i mitici gnocchi di patate il giovedì, il sartù di riso rosso, ziti lisci al ragù o, alla genovese. Il menù varia ogni giorno e in base alla stagione, ma la proposta giornaliera è fatta essenzialmente di tre o quattro piatti diversi per il primo e altrettanti per i secondi, accompagnati sempre da un’infinita di buonissimi contorni e da un buon bicchiere di vino (aglianico e falanghina) prodotto dallo stesso Luigi.
Indirizzo: Via Michele Kerbaker, 58
Apertura: tutti i giorni dalle dalle 12:00 alle 15:00 e dalle 19:00 alle 0:00.
Chiuso la domenica.
Osteria della Mattonella
L’Osteria della Mattonella è stata aperta nel 1976 a due passi dall’ascensore di Chiaia e non molto distante dalla conosciutissime Piazza del Plebiscito.
Il locale è molto accogliente e prende il nome dalla maioliche che rivestono le pareti. Le tovaglie rosse a quadrettoni rendono ancora più calda l’atmosfera. Due gli ambienti, per una settantina di posti. E se in cucina Giuseppe Piemonte affianca il giovane patron Massimo Marangio a “fare da padrona” in tutti i sensi è L’altra è mamma Antonietta.
Oltre al tris di antipasto buonissimo, non si può non provare la superlativa genovese che è davvero il piatto simbolo dell’Osteria la Mattonella. Un’ampia selezioni di vini e tanti altri cibi della tradizione, dalle polpette al sugo al baccalà fritto delizieranno il vostro palato e così vi sembrerà di “assaggiare” anche un po’ Napoli.
Indirizzo: Via Giovanni Nicotera, 13
Apertura: tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 12:45 alle 15:30 e dalle 19:30 alle 23:30 e la domenica dalle 13:00 alle 15:30.
Antica Trattoria da Carmine
Proprio nel cuore pulsante della città, nel bel mezzo di via Tribunali, a fare angolo con Piazza San Gaetano, c’è l’Antica Trattoria da Carmine. A gestirla sono i due figli di Carmine, Maurizio e Adele, e il marito di quest’ultima Eduardo. Un trio perfetto che ogni giorno accoglie e accontenta la clientela più disparata.
Un’offerta variegata di piatti con una proposta molto ampia di pietanze a base di pesce, preparate con pescato sempre fresco.
Proprio in piazza San Gaetano, di fronte all’ingresso della Trattoria da Carmine si accede alla visita della “Napoli Sotterranea”: un tratto degli antichi acquedotti napoletani, perlustrabili per un’area di diecimila quadrati, che in realtà, si estendono con cunicoli e cisterne per decine di chilometri sotto l’antica città. I passaggi sotterranei furono scavati in età greca per convogliare le acque provenienti dalle falde del Vesuvio e dotare ogni casa di pozzi per l’acqua potabile ma negli anni sono stati destinati ad altri usi, furono ad esempio utilizzati come rifugio antiaereo in guerra.
Indirizzo: via Tribunali, 330
Apertura: dal mercoledì al sabato a pranzo e cena dalle 12:15 alle 15:15 e dalle 19:00 alle 23:00, mentre il martedì e la domenica solo a pranzo dalle 12:15 alle 15:15.
Chiuso il lunedì.