B&B Cortese

I gioielli del Vomero: la Certosa di San Martino e il Castel Sant'Elmo

Nel punto più alto della collina del Vomero, a dominare sull’intera città si trovano due tra gli edifici storici più importanti di Napoli: la Certosa di San Martino e il Catel Sant’Elmo. Entrambi i siti, adicenti tra loro, offrono una spettacolare vista del Golfo e del caratteristico centro storico del capoluogo campano.

Certosa di San Martino

Come anticipato, dall’alto della collina del Vomero, la Certosa di San Martino non passa inosservata, luminosa e imponente, come volesse imporre la grandezza della sua storia su tutta la città.

Gioiello barocco dove si raccolgono le storie, le collezioni e le immagini più antiche e importanti della città, e dove trova dimora la tradizione artigianale e artistica partenopea con i suoi presepi storici. Una duplice anima, quella di monastero e quella di museo di storia. La Certosa, infatti, ora è diventato Museo Nazionale con le sue pregiate collezioni e grazie anche alle donazioni che hanno arricchito il suo patrimonio di circa 30.000 unità inventariali.

Rivivendo una tipica giornata certosina, si potrà visitare:

  • la Chiesa con lo splendido Coro dei Padri, una vera e propria quadreria museale in cui si affacciano GuidoReni, Massimo Stanzione, Battistello Caracciolo, e la Cappella del Tesoro Nuovo, con l’ultimo immenso capolavoro barocco di LucaGiordano, dipinto secondo i cronisti dell’epoca in un solo giorno in età avanzata.
  • Il Chiostro Grande, circondato com’è dalle celle in cui i padri certosini vivevano e lavoravano, e impreziosito dal cimiterino con i “teschi coronati”, creazione originale e tutta barocca di Cosimo Fanzago

La Certosa di San Martino è anche uno dei maggiori complessi monumentali religiosi della città e uno dei più riusciti esempi di architettura e arte barocca, oltre che fulcro della pittura napoletana del Seicento. Fu realizzata agli inizi del ‘300 per iniziativa di Carlo d’Angiò duca di Calabria, primogenito di Roberto d’Angiò, e fu dedicata a Martino di Tours, da cui trae il nome.

Tutti i visitatori saranno accolti dalle bellezze dell’architettura angioina che si celano all’interno delle strutture del cimitero e della chiesa, ma potranno visitare anche i sotterranei gotici, addentrandosi così nei meandri di una delle costruzioni più rappresentative della città, alla scoperta di opere di grande valore e derivanti da secoli differenti come il “sarcofago di Beatrice del Balzo”, la “Figura femminile giacente” proveniente dalla bottega di Tino da Camaino, la cosiddetta “Madre di Corradino”, ma anche il “San Francesco d’Assisi” di Giuseppe Sanmartino, più conosciuto come autore dell’opera di maggiore attrazione della Cappella Sansevero: il “Cristo velato”.
Senza dimenticare l’esposizione comprendente circa centocinquanta opere in marmo, distribuite nei vari ambienti secondo un ordine cronologico (dal Medioevo al XVIII secolo, ma rispettando anche i contesti di provenienza) che compongono la Sezione di Sculture ed Epigrafi del Museo Nazionale di San Martino.

Orari di apertura della Certosa di San Martino

Tutti i giorni dalle 8:30 alle 18:30
Chiuso il mercoledì.

Castel Sant’Elmo

Castel Sant’Elmo, anch’esso posto sulla collina del Vomero, è un castello medievale adibito a Museo. Questo possente edificio è stato ricavato in parte dalla viva roccia, ossia da quel tipico tufo giallo napoletano e trae origine da una torre d’osservazione normanna chiamata Belforte.
Le prime notizie relative all’imponente struttura fortificata risalgono al 1275, quando la fortezza era abitata dai familiari del re Carlo d’Angiò. Roberto d’Angiò nel 1329 decise di ampliarla ed incaricò l’architetto senese Tino di Camaino, di progettare la ristrutturazione. Nel corso dei lavori, terminati nel 1343, il palazzo fu trasformato in castello. Tra il 1537 e il 1547 il castello fu ricostruito su commissione dal viceré Don Pedro de Toledo e prese la caratteristica configurazione con impianto stellare a sei punte. 
Per la sua importanza strategica, il castello è sempre stato un possedimento molto ambito, infatti dalla sua posizione (250 ms.l.m.) si può controllare tutta la città, il golfo, e le strade che dalle alture circostanti conducono alla città.

Il castello, oltre che museo permanente, il “Napoli Novecento“ è oggi un centro polifunzionale per attività e iniziative culturali: dalle grandi mostre d’arte antica e contemporanea, allo spettacolo e all’organizzazione di forum e convegni, in una cornice naturale di indimenticabile bellezza.
La vasta piazza d’armi e gli spalti monumentali offrono un panorama indimenticabile della città e di tutto il golfo.

Orari di apertura di Castel Sant’Elmo

  • Castello:  tutti i giorni ore 8.30-19.30; ultimo ingresso 18.30.
  • Museo Novecento a Napoli: tutti i giorni, escluso i martedì, dalle ore 9.30 alle ore 17.00; ultimo ingresso ore 16:15.
  • martedì aperti per visite la Piazza d’armi, gli spalti e i camminamenti pedonali.

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